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Generale whiskey

Come la carbonizzazione e la tostatura della botte incidono sul whiskey

Il Bourbon, come il Rye, il Wheat ed il Tennessee whiskey, devono essere invecchiati in botti di rovere nuove e carbonizzate. All'interno di tale requisito tuttavia ci sono una miriade di variazioni che possono influenzare l'aroma, il sapore e la sensazione finale del whiskey. Operare all'interno di queste specifiche di botte consente ai distillatori di creare un prodotto distintivo con decisioni in merito al livello di carbonizzazione e tostatura che andranno ad influire in mille modi diversi.

 

Continuerà il boom delle distillerie artigianali?

I distillatori artigianali di bourbon sono cresciuti negli ultimi anni grazie alla riscoperta e ai nuovi stili delle bevande scure. Qualcuno lo definisce un boom. Molti di questi distillatori sono passati dalle stalle alle stelle nel ciclo che hanno vissuto questi distillati nella loro popolarità e ora stanno cercando nuove vie per evitare di finire nuovamente nella polvere.

Il Bourbon continua a dominare il mondo

Il Distilled Spirits Council ha pubblicato oggi il suo rapporto economico annuale e una cosa appare chiara: il Bourbon sta ancora colpendo duro.

Il rapporto evidenzia come il volume dell'American whiskey sia salito del 6,4% a 23,2 milioni di casse (+1,4m) e i profitti sia saliti dell'8,1% a $3,4miliardi (+$252milioni). Valore delle solo esportazioni $1,6 miliardi, un record.

La scienza segreta della gradazione alcolica

I consumatori di bourbon possono facilmente trovare la gradazione del loro whisky preferito sull'etichetta, ma molto più elusiva è l'informazione relativa alla gradazione con cui viene messo nelle botti. Come sapete, prima di essere messo in botte, i distillatori sono legalmente tenuti a ridurre la gradazione dei loro bourbon o rye aggiungendovi dell'acqua. Ridurre la gradazione alcolica a sua volta aumenta il volume totale del liquido.

I nuovi Baroni del Kentucky (seconda parte)

Angel’s Envy, Louisville

Angel's Envy suona come il nome un cerchietto per capelli anni '80, ma il termine in realtà gioca sul famoso angel's share, ovvero la quantità di whisky persa con l'evaporazione durante il processo d'invecchiamento. Dovrebbe comunque andar bene, considerando che è stato scelto dall'icona dell'American whiskey Lincoln Henderson, direttore della distillazione presso la Brown-Forman per anni, dando forma a whisky come il Jack Daniel's Single Barrel e al Woodford Reserve.

Storia dei Rettificatori o “Produttori Non-Distillatori”

Si è parlato molto ultimamente dei Produttori Non-Distillatori (Non-Distilling Producers). I consumatori tendono a sentirsi ingannati da questa nuova generazione di rettificatori e da chi opera con loro ritenendolo un nuovo fenomeno, ma non è così. Questa attività viene svolta fin dagli albori della distillazione in Kentucky. Infatti un tempo chi distillava vendeva il whiskey alla stregua di una merce che i commercianti rivendevano successivamente ai consumatori.